Mediterranea Center for disease control

Mediterranea Center for disease control

Progetto

Mediterranea Center for disease control

Cliente

Anno

2019

Il progetto Mediterranean Center for Disease Control (MCDC) riguarda la realizzazione di un nuovo centro di ricerca per lo studio delle malattie infettive negli animali di medio/grossa taglia con livello di Biosicurezza 3. Nasce con l’attuale necessità di studiare e trovare una cura alla peste suina, per poi essere utilizzato più in generale nello studio delle malattie infettive all’interno del bacino mediterraneo, ponendosi come centro studio di eccellenza del panorama internazionale, nello studio delle malattie infettive su animali di medio/grossa taglia.

Il progetto MCDC, vista la particolarità della sua destinazione d’uso, pone problematiche tecnologiche di notevole rilevanza. Innanzitutto gli ambienti in Bsl 3 (livello di biosicurezza 3) sono ambienti in cui l’aria in ingresso e in uscita sarà completamente trattata. Pertanto lo studio dei ricambi d’aria e della climatizzazione/riscaldamento e del comfort termo igrometrico degli ambienti come quello dell’isolamento tra le diverse zone sono fondamentali nello sviluppo del progetto. La realizzazione di un impianto con controlli separati per ciascun ambiente ha inoltre consentito una maggiore regolabilità dello stesso in base alle necessità e agli usi nei diversi ambienti nonché un importante ottimizzazione nei costi di gestione.

Sarà inoltre previsto all’interno dell’Mediterranean Center for Disease Control, un impianto di videosorveglianza che consenta di monitorare tutti gli ambienti, impianto che potrebbe essere proposto anche all’interno del Polo universitario in modo tale da poter monitorare tutti gli ambienti del complesso. All’interno del progetto dell’MCDC anche l’impianto di scarico tratta situazioni di particolare interesse in quanto, tutti i reflui prima del convogliamento della rete pubblica.

Per quanto riguarda l’ottimizzazione dei costi di costruzione si è scelto innanzitutto una tipologia strutturale standard in cemento armato, con muri di tamponamento e solai in latero cemento.
In questo modo, a discapito della velocità di esecuzione, che avrebbe consentito nel caso in cui si fossero utilizzate tipologie strutturali prefabbricate quali Xlam o similari di accorciare i tempi di realizzazione, si è puntato sulla riduzione dei costi di costruzione per poter completare il programma funzionale con le risorse disponibili.

Infine il posizionamento delle macchine in posizione baricentrica sulla copertura ha consentito di ridurre al minimo la lunghezza delle tubazioni, massimizzando l’efficienza delle unità esterne e favorendo eventuali futuri interventi manutentivi.

Per questo progetto, trattandosi di un edificio pubblico e viste le risorse da dedicare alla manutenzione da parte dell’Università degli Studi di Sassari ci è stato espressamente richiesto dalla Stazione Appaltante di pensare un edificio in cui poter effettuare agevolmente la manutenzione ordinaria senza dover utilizzare manodopera specializzata, limitandone l’utilizzo esclusivamente per eventuali interventi di manutenzione straordinaria.
Tutti gli impianti sono inoltre stati ideati per ottimizzare il rapporto tra costi di realizzazione e i costi di gestione, dunque con uno sguardo attento ai consumi di energia, delle risorse naturali e alle emissioni inquinanti, ovvero rivolti al raggiungimento dell’obiettivo di un uso più efficiente e sostenibile delle risorse.


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